17 aprile 2010

Bollettino di guerra

"Brum brum" il motorino fa.
La benzina quasi non ce la fa.

Dopo 11 minuti il motorino non fece più 'brum brum'. Ma non per la benzina.

Tutto a dritto, cavalcavia (di piazza Alberti). Destra o a dritto? Questo è il dilemma.
Un'occhiata alle indicazioni. Improvvisamente giro a destra. Senza freccia. Curva troppo larga. Ruote leggermente sgonfie. Freno. La ruota scivola. Il motorino si inclina.
"O cazzo, ora è finita".

7:51 A terra.

Motorino sopra di me. Poi arriva il mitico superman e me lo tira di dosso. Pantaloni sporchi.
Dolore. Tanto dolore. E io, tranquilla. Per la prima volta: urlo dal dolore. 'Sta volta non lo tengo per me.
E i quattro miei angeli custodi: Nardi, Caro, Gigione, Sara - m'incoraggiavano.
E mi venne da piangere. Per la paura. Per mia mamma, che avrebbe dovuto pagare i danni. Per la prof che mi avrebbe dato tre.
Ma sopratutto per la paura e il dolore!

Poi mi obbligano a chiamare mamma.
"Mà, senti, ti volevo dire che... ho fatto un'incidente. Tranquilla. Mi fa un po' male il ginocchio. Niente di che. Ora arriva l'ambulanza, ma solo per controlli." - glielo dissi così con la voce tranquilla. Un secondo prima stavo urlando ...
E così feci con la mia compagna di classe.

Un'ora tra buche e tutto per arrivare all'ospedale. Intanto l'infermiera prenotava un tavolo, per otto, uno in più per sicurezza. Intanto cercava conforto in me, perchè quella al telefono non capiva.
La gamba tremava...

RX alla pancia. al ginocchio.
E prima. "C'è la possibilità che tu sia incinta?". Sempre la stessa domanda. Sempre all'ospedale. Sempre quando ho le mestruazioni.

Risultato: contusione. Stampelle. Antidolorifici. Piede gonfio, perchè il sangue non circola.

E pensare che se la zizi non avesse detto che avrebbe messo tre. Forse l'avrei ri-forcata.
Era destino. E pensare che sebbene il dolore fosse tanto, pensavo di arrivare a scuola un'ora dopo.


Mi è andata di lusso ...