28 settembre 2009

C'era una volta della gente pazza...






C'era una volta della gente pazza che si vestiva di verde e usava un foulard, giallo e nero.

In verità erano solamente giovani, per essere più precisa, scout; e per essere ancora più precisa, scout atei. E come se non mancasse erano e sono, perchè non sono morti nonostante tutto, italiani.

Dopo poche ore di sonno e che alcuni avevano fatto un viaggio, presero un treno per Milano, per poi prendere l'aereo per Dubrovnik, Croazia. Un pazzo appartenente alla gente pazza, come giovane senza testa e responsabilità, è dovuto rimanere a Milano perchè la carta d'identità era valida solo in Italia. (Deh!) Dopo esser tornato a casa, preso la testa e la responsabilità (e il passaporto) è partito per Dubrovnik, dove gli altri pazzi lo aspettavano. Intanto hanno conosciuto la città, sono andati al mare, hanno fatto ciò che a tutti i giovani piace fare, o meglio, non fare e hanno fatto cose da gente pazza. Quando il pazzo che era rimasto a Milano è arrivato, cominciarono i viaggi in autobus. Senza nessun ventilatore e immagina, e senza aria condizionata arrivarono in Montenegro. Lì, vicino a un lago, hanno fatto un gioco-di notte-da pazzi-e in un freddo cane. E come tutti sospettavano il pazzo di Milano e un pazzo che chiameremo pazzo-junior hanno fatto testa-testa. Pazzo-junior si è tagliato leggermente sul sopracciglio. E il pazzo di Milano si è tagliato sotto il sopracciglio e tutta la parte destra del volto sanguinava. "Tirami una foto, tirami una foto" chiedeva con euforia alla pazza-peace&love.
Una certa notte la gente pazza ha dormito letteralmente fuori, senza tenda, niente! Gli uomini appartenenti alla gente pazza e una pazza-coraggiosa salirono una montagna alle una del mattino. Solamente un uomo è rimasto, il pazzo di Milano e 5 pazze. In quella notte un gruppo di ubriachi montenegrini alla ricerca di donne si è avvicinato alle 3 pazze - ancora sveglie - fumatrici. E intanto l'unico grande uomo che era lì per proteggerle, dormiva! In seguito, dopo ore senza dormire, viaggiarono ancora e finalmente arrivarono in Albania, il motivo di tutto questo viaggio!
Appena arrivati mangiarono il burek, un pane tipico, ripieno.
(Non sapevano che sarebbe diventato una dipendenza!)
In seguito andarono a visitare i bambini - che dopo col contatto con la gente pazza, diventarono pazzi. ...I bambini che dovevano essere orfani, ma che non lo erano. (Meno male!)
Dopo giochi pazzi, canti pazzi, dovettero salutarsi.
Come ci avevano detto, ogni bambino aveva scelto uno di noi come seconda mamma, secondo babbo. E Jessica aveva scelto la pazza-peace&love, una pazza molto simile a Giulietta.cqua&sapone. E cadeva quasi una lacrima...

Un giorno tre pazze, coincidentemente nate nel 1991, ricevettero un secondo nome, un nome pazzo.
Inya Poetica. Leonessa Leale. Cerva Coraggiosa.
It's only I can tell you!

Nel fine settimana altri bambini. Questa volta quasi orfani. Abitavano e abitano nella discarica, la scuola non è obbligatoria, un quaderno come regalo è un miracolo. Difficili bambini. Bambini senza speranze.

Come tutto in questo viaggio, anche il ritorno è stato complicato. Il traghetto era in ritardo di 4 ore. Tutti hanno dormito per terra, vicino al porto. E dopo ore dormendo nel traghetto, arrivarono a Bari. Lì, la cugina del boss della gente pazza ha portato panini con prosciutto e formaggio. Dopo varie ore dormendo e non sopportandosi più l'un l'altro, arrivarono a Firenze.

La Vostra Pazza-GiuliettAcqua&Sapone,
La Vostra InyaPoetica...

1 commento:

  1. brava brava brava!!!! mo io non sono ateo :)
    che bello mi hai fatto rivivere questa cosa pazza!

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